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Gli obblighi assicurativi per i volontari

Approfondiamo il tema dell’assicurazione per i volontari a partire dalla normativa di riferimento.

La riforma del Terzo Settore italiano ha introdotto l'obbligo di assicurazione per tutti i volontari, sia occasionali che non occasionali, per garantire la tutela dei volontari stessi e per fornire una copertura in caso di responsabilità civile, malattia, infortunio e responsabilità civile verso terzi. 

L'obbligo di assicurazione si applica a tutti gli enti del Terzo Settore che impiegano volontari per le loro iniziative. Gli enti del Terzo Settore devono quindi stipulare una polizza assicurativa che copra i rischi legati alle attività dei volontari.

Che cosa dice la norma?

Polizze assicurative (Art. 2; DM 6 ottobre 2021)

Le polizze assicurative di cui all'art. 1, del presente decreto, sono stipulate in forma  collettiva o in forma numerica dagli enti del Terzo settore, anche per il tramite delle  reti  associative  di  cui all'art. 41 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117,  cui  essi aderiscono. Le polizze assicurative sono predisposte dalle imprese in modo da garantire la massima trasparenza delle condizioni e l'assenza di discriminazioni nell'accesso dei volontari alla tutela assicurativa. 

Per i volontari non occasionali o abituali: 

Per i soggetti che prestano attività  volontaria  in  modo  non occasionale e che sono di conseguenza iscritti nel  registro  di  cui all'art. 3 (DM 6 ottobre 2021) del presente  decreto  in data  successiva  a  quella  di stipulazione delle polizze, le garanzie assicurative decorrono  dalle ore 24:00  del  giorno  di  iscrizione  nel  registro.  Qualora  tali soggetti cessino  di  prestare  la  loro attivita'  volontaria,  con conseguente cancellazione dal registro di cui al citato  art.  3,  le garanzie assicurative perdono efficacia dalle ore  24:00  del  giorno della cancellazione. 

Per i volontari occasionali: 

Gli Enti del Terzo Settore  che  si  avvalgono  di  volontari occasionali, anche in caso  di  eventi  o  manifestazioni,  stipulano apposite polizze, secondo le modalità di cui al comma 1 del presente articolo (DM 6 ottobre 2021), la cui efficacia cessa alle ore 24:00 dell'ultimo giorno di servizio, che deve essere espressamente indicato nella polizza.

Perché è importante l’assicurazione per il TUO Ente?

L'obbligo di assicurazione per i volontari, sia occasionali che non occasionali, è stato introdotto per tutelare i diritti e la sicurezza dei volontari stessi, offrendo loro una protezione adeguata durante lo svolgimento delle attività di volontariato. Allo stesso tempo, assicurare i volontari consente anche agli Enti del Terzo Settore di gestire i rischi associati alle proprie attività e di garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti coloro che vi partecipano.

Adeguarsi alla norma consiste nel tenere correttamente il Registro dei volontari e attivare le coperture assicurative previste: l’adempimento, infatti, annulla il rischio economico e patrimoniale (che diversamente potrebbe ripercuotersi sull’Ente e sui suoi amministratori) in caso di infortuni (e malattie) o danni a volontari o a soggetti terzi (persone e cose).

Per questo, essere in regola è una tutela per:

  • i volontari

  • l'Ente 

  • gli amministratori dell'Ente

  • i soggetti terzi

Gli Enti che non si configurano come ETS non hanno alcun obbligo assicurativo e non sottostanno agli obblighi di cui agli articoli 17 e 18 del Codice del Terzo Settore.

Nonostante ciò, per le ragioni richiamate precedentemente, quindi per tutelare tanto i volontari quanto le Organizzazioni e i loro amministratori, il consiglio è di valutare seriamente una qualche forma di assicurazione dei propri volontari.

Registro dei volontari e assicurazione: qual è il collegamento?

Nel caso dei volontari non occasionali (o abituali) la normativa è chiara: oltre all’obbligo di assicurazione questi volontari devono essere iscritti all’interno del Registro dei volontari. L’assicurazione coprirà i volontari iscritti nel Registro entro la mezzanotte del giorno precedente all’inizio delle attività. Ecco quindi che in questa casistica la relazione tra Registro e assicurazione è molto stretta risultando a tutti gli effetti due facce della stessa medaglia, senza uno dei due fattori quindi l’Ente non rispetta la normativa. Tuttavia, come accennato poc’anzi, tutti i volontari, indipendentemente dalla tipologia di attività che svolgono, devono essere assicurati.

Molti Enti ci hanno chiesto: come si può tenere traccia dei volontari occasionali per gestirli correttamente? 

Il nostro consiglio è quello di iscriverli comunque nel Registro e di segnalare il tipo di attività (occasionale o non) che svolgono all’interno dell’organizzazione. Questo vi permetterà di avere il controllo di tutti i dati dei volontari in un unico posto e una maggiore sicurezza  la relazione con l'assicurazione è più sicura perché un documento ufficiale dell'ente tiene traccia anche di questi volontari.

Alcuni consigli utili sull’assicurazione per i volontari

Esistono coperture assicurative che prevedono, ad esempio:

  • assicurazione contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato;

  • copertura per la responsabilità civile verso i terzi derivanti direttamente all’ente dallo svolgimento di attività organizzate in particolare in occasione di eventi quali, ad esempio: 

  • raccolte alimentari;

  • banchetti;

  • raccolta firme;

  • giornate ecologiche;

  • corsi di formazione;

  • sportelli di assistenza;

  • supporto a categorie svantaggiate.

Allo stato attuale è bene tenere presente che non ci sono specifiche indicazioni legislative circa le somme assicurate e i massimali di garanzia necessari a fornire idonee tutele. I decreti attuativi della Riforma del Terzo Settore potrebbero fornire dettagli più precisi anche rispetto alle caratteristiche minime per avere delle coperture adeguate. Pertanto è importante rivolgersi ad un intermediario assicurativo in grado di svolgere un’attività consulenziale adeguata.


Questo contenuto fa parte del progetto “Pronto Assicurazione” creato da Italia non profit in collaborazione con Assimoco. Scopri i dettagli del progetto