La rivoluzione della filantropia inizia qui:
L’Approccio Evidence Based

PERCHÉ TUTTA QUESTA IMPORTANZA AI DATI?

I dati rappresentano per le organizzazioni non profit un bene preziosissimo e sono il vero asset per il futuro, infatti:

  • è sulla base delle informazioni, dei numeri, dei risultati che le organizzazioni possono prendere le decisioni sul lungo periodo
  • è sulla base alle informazioni, dei numeri, dei risultati che i cittadini possono essere coinvolti da un ente, e nel caso, decidere di donare.

I DATI ALL’INTERNO DELL’ENTE indicano all’ente la direzione da prendere: possono suggerirgli su quali donatori fidelizzare, indicare quali progetti devono essere migliorati, quali risorse è sensato impiegare. I DATI ALL’ESTERNO DELL’ENTE sono gli elementi sintetici di una storia e un valido supporto per poterla raccontare. Le Storie che si arricchiscono di evidenze (immagini, testimonianze, feedback, dati) sono Storie “più forti”, che nel caso del non profit significa “più utili alla causa”. Sono, soprattutto, Storie che possono essere lette con occhi diversi e da più lettori. Che possono essere confrontate e misurate.

I dati non escludono l’emozione e l’ispirazione. Così come lo storytelling sui progetti non è il contraltare della ragione o della volontà di contestualizzare un bilancio; è dimostrato che la scelta di donare vede intervenire tanto gli elementi razionali quanto quelli emotivi.


L’IMPEGNO A FARE BENE IL BENE, LA SOSTENIBILITA COME DOVERE

L’organizzazione assume degli obblighi impliciti ed espliciti di fronte al cittadino e al donatore (colmare un bisogno sociale), e in onore di questi impegni e di un tacito patto di fiducia, deve dimostrare che è l’ente giusto, nel posto giusto, per realizzare le azioni sociali di cui c’è necessità. Poiché gli enti non profit sono realtà inserite nella società e nell’economia in una situazione di risorse scarse,la loro capacità di adattarsi al cambiamento e al contesto risulta sempre più rilevante per la loro sopravvivenza.

Per questa ragione le forme di EFFICACIA, EFFICIENZA, SOSTENIBILITA’ E TRASPARENZA, devono essere incentivate, e rappresentano - SE RACCONTATE NELLA MANIERA GIUSTA - validi elementi a supporto della DONAZIONE CONSAPEVOLE e della FILANTROPIA STRATEGICA.
Aumentare la qualità delle informazioni e la loro accessibilità significa impattare positivamente sulla catena del valore delle donazioni.


ORIENTARSI NEL CAOS

I DATI connettono informazioni altrimenti sparse, producendo quella conoscenza di cui si nutrono le decisioni informate.
Senza di essi, non è possibile la comprensione di problemi complessi, sia che si tratti di capire un bisogno (come si migliora un modello di intervento senza dati di performance?), sia che si tratti di un intero Settore (come si orienta una policy, o una erogazione senza dati sistemici organizzati e confrontabili?).

Si può donare senza dati, certo, ma senza la consapevolezza che invece offre un sistema di informazioni certe e ordinate. I database pubblici, incluso il futuro Registro Unico nazionale degli enti del terzo settore, sono strumenti necessari che rispondono ad esigenze specifiche ma ad oggi non è dato ad essi il mandato di supportare il cittadino anche nella donazione.
Gli stessi enti, inclusi quelli che negli anni hanno preso familiarità con i DATI, faticano ad inserirli in un quadro generale. Questo quadro può e deve essere costruito. Tabelle di dati, informazioni private del loro contesto, così come i Bilanci, rappresentano informazioni complesse che, se private di chiavi di lettura, benchmark e analisi di settore, possono essere fraintese e danneggiare il Settore. Ci sono DATI che raccontano storie solo parziali, e non rispondono, se presi singolarmente, a domande specifiche.

Per permettere un’analisi completa di un ente, serve la commistione di più risorse di informazioni, così che queste, intersecandosi e trovando un contesto, possano raccontare la big picture.

Ed è per questo che quella per la FILANTROPIA ATTIVA attraverso i DATI è prima di tutto una SFIDA DIGITALE E CULTURALE, che inizia dalle ORGANIZZAZIONI. Da esse dipendono l’integrità e la qualità delle informazioni, mentre della tutela del patrimonio di fiducia collettivo siamo responsabili tutti.

Italia non profit intende essere attore e promotore di questa rivoluzione che partendo dai DATI delle organizzazioni aspira a semplificare i processi di scelta dei donatori, degli enti erogatori e delle pubbliche amministrazioni, offrendo l’opportunità concreta di scegliere in modo consapevole.