Che cos’è il grant scouting
I bandi di finanziamento sono uno strumento adottato da enti erogatori terzi per disporre finanziamenti alle organizzazioni non profit determinando i requisiti di partecipazione.
I bandi possono essere pubblicati da Fondazioni di Origine Bancaria, Fondazioni di comunità, Fondazioni di Impresa o Famiglia, altre fondazioni d’erogazione, Enti filantropici, amministrazioni pubbliche ed organizzazioni comunitarie e internazionali.
Gli enti di erogazione sono organizzazioni di diritto privato senza scopo di lucro che per Statuto hanno il compito di erogare contributi derivanti da rendite di patrimonio o reddito (detti tecnicamente grant) ad altre organizzazioni non profit al fine di generare utilità sociale grazie al coinvolgimento di queste ultime. Nella maggior parte dei casi tali enti assumono la forma giuridica della fondazione, quindi un patrimonio destinato ad uno scopo, ma non sono rari i casi di associazioni e di comitati aventi la medesima finalità.
Cose che devi assolutamente sapere sulla ricerca di un bando
Gli enti di erogazione non sono il mercato più “ricco” rispetto agli altri mercati del fundraising. Nel biennio 2014 – 2015, a fronte dei circa 9 miliardi di euro di donazioni raccolti da persone fisiche, gli enti di erogazione e le fondazioni di origine non bancarie hanno stanziato circa 243 milioni di euro per finalità istituzionali, mentre le fondazioni di origine bancarie nel 2015 hanno erogato oltre 935 milioni. Questo dato ci aiuta a capire bene quale sia la portata generale gli enti di erogazione rispetto alla sostenibilità del settore. Ma non è nella grandezza dei fondi elargiti che si trova il vero potenziale della raccolta fondi; la vera ricchezza, ancora una volta, sta nella relazione.
Gli stessi enti di erogazione sono sempre più disposti a tessere relazioni con gli enti non profit prima della richiesta di finanziamento, soprattutto per evitare l’effetto “bancomat”: quella situazione nella quale l’ente erogatore viene considerato non già un partner di sviluppo di un progetto ma assume il ruolo di “semplice pagatore”. Questa condizione è sempre più invisa agli enti erogatori in quanto con il proprio apporto intendono incidere in modo deciso sugli obiettivi dei progetti e sulle modalità attraverso le quali questi vengono perseguiti.
I bandi di finanziamento generalmente prevedono:
- un totale di risorse assegnate;
- un minimo e/o un massimo di risorse assegnate al singolo ente o progetto;
- uno o più ambiti d’intervento;
- il territorio di riferimento;
- i termini di apertura e scadenza di presentazione della domanda;
- le attività che vengono finanziate;
- le attività escluse dal finanziamento;
- gli obiettivi che si intendono raggiungere;
- le organizzazioni ammesse;
- i requisiti di partecipazione (ad esempio anni di esperienza, reti non singole organizzazioni…);
- i documenti da presentare.
C’è inoltre da tenere in conto che raramente i finanziamenti previsti coprono l’intero fabbisogno dei progetti. Infatti è generalmente richiesto un cofinanziamento da parte dell’organizzazione che riceve il contributo, pertanto è importante avere consapevolezza che ogni bando vinto genera un ulteriore fabbisogno di risorse. Un altro aspetto da non sottovalutare è sapere che le risorse assegnate, pur se possono prevedere degli anticipi, per la maggior parte delle volte vengono erogate a fronte della rendicontazione consuntiva delle spese il che significa che il destinatario del contributo deve disporre della liquidità sufficiente ad anticiparle.
I progetti che vengono presentati dovrebbero essere estremamente puntuali rispetto ad un bisogno sociale concreto che rientra tra gli ambiti di intervento previsti come prioritari dall’ente di erogazione in questione. È importante quindi, oltre a seguire i criteri indicati dal bando o comunque dall’ente erogatore, essere in grado di dimostrare l’efficacia, l’impatto e la sostenibilità del progetto anche sul lungo periodo, in modo che si comprenda che l’attività prevista è in grado di continuare anche dopo la fine del contributo. Gli enti erogatori infatti sono generalmente più disponibili a sostenere progetti di investimento e di start up, più che progetti per così dire “a consumo”(i bandi di finanziamento non supportano l’attività ordinaria o corrente degli enti, i progetti già in corso, o i costi fissi e strutturali).
Perché è importante la ricerca di bandi di finanziamento
La ricerca di bandi di finanziamento è una delle attività svolte dai fundraiser. La ricerca del bando migliore in relazione al progetto o per quella determinata fase della vita dell’organizzazione non è semplice: richiede un investimento di tempo, prevede la conoscenza del settore ed una certa esperienza sia nel cercare che nel leggere i bandi e comprenderne gli scopi e le intenzioni dell’ente che li ha messi in azione. È alquanto inutile dedicare tempo e risorse per presentarsi a tutti i bandi, il rischio è non vincerne nemmeno uno diviene molto alto. Sicuramente un fundraiser specializzato può aiutare l’ente non profit nella selezione dei bandi più idonei e supportarlo nella definizione del progetto.
Tutte le organizzazioni non profit possono trarre giovamento dalla partecipazione ad un bando di finanziamento o ad una sessione erogativa. Anche per una realtà molto piccola può essere utile aderire ad un bando o ad una sessione erogativa, inerenti al proprio ambito di attività, presentando una richiesta o un progetto coerente con le proprie finalità e le proprie dimensioni.
Una consulenza di grant scouting può aiutare a individuare il bando più opportuno, che non sempre coincide con quello di una fondazione famosa, ci sono infatti moltissimi enti erogatori che operano a livello territoriale con i quali un’organizzazione non profit si può relazionare e con i quali si possono allacciare rapporti e collaborazioni che, se pur di importi contenuti, sono in grado di generare un alto valore aggiunto per le organizzazioni del Terzo Settore e le loro comunità di riferimento.
I 5 consigli essenziali per avere successo con la ricerca di bandi
- È utile prima di addentrarsi nella stesura di un progetto secondo le indicazioni dell’ente erogatore, verificare con quest’ultimo la possibile idea progettuale e approfondire il perimetro degli ambiti di intervento dell’ente onde evitare perdite di tempo inutile. Più l’approccio risulta puntuale e coerente con le intenzioni del bando o dell’ente erogatore, più l’efficacia della richiesta sarà calzante;
- È importante fare uno screening continuo delle opportunità di finanziamento rispetto agli ambiti di intervento dell’ente;
- Prima di investire energie nella stesura e presentazione di un progetto è importante chiedersi una volta in più se sia il caso di procedere e se le attività previste dal progetto stesso per rispondere a quel determinato bisogno siano adeguate, innovative, originali, insomma interessanti non solo per i fini che l’ente erogatore intende perseguire, ma per i beneficiari delle azioni di progetto;
- È opportuno fare molta attenzione al formato e ai documenti da presentare, sarebbe davvero un peccato perdere una opportunità di finanziamento per errori formali o per mancanza di criteri di eleggibilità;
- Partecipate alle opportunità di finanziamento con idee nuove, e non con progetti già in corso magari già co-finanziati da altri enti erogatori.
Potrebbe accadere che…
- nonostante un’approfondita analisi e studio del bando, l’organizzazione non profit non ottenga il finanziamento richiesto; è importante non perdersi d’animo e contattare l’ente erogatore per capire quali siano le motivazioni del rifiuto per poter apprendere e migliorare sempre;
- qualcuno del vostro board ha già stretto contatti con l’ente erogatore, fate una verifica con la governance dell’ente prima di procedere con la richiesta o la partecipazione al bando;
- avete ancora in essere finanziamenti con questo ente che non ancora completamente rendicontati. Fate un passaggio con l’ufficio amministrazione prima di procedere con una nuova richiesta.