Anche le Organizzazioni di Volontariato potranno realizzare le attività diverse. Cosa sono e quante se ne potranno realizzare?
E’ stato approvato in Cabina di regia (un organo costituito tra i ministeri per coordinare le politiche di intervento sul Terzo Settore) una bozza che definisce le attività diverse ex art 6 del Codice del Terzo Settore. Il decreto non è ancora stato pubblicato; ciò che si sa è che le attività diverse dovranno essere secondarie (cioè non devono essere le attività verso le quali l’ente ripone maggiore attenzione e risorse anche umane) e strumentali, cioè le sue entrate devono servire al perseguimento degli scopi sociali. Non è obbligatorio che esista una relazione tra l’attività di interesse generale (quella tipica dell’ente) e le attività diverse. In merito alla quantità di attività, dalle prime notizie sembra che ci sia la possibilità di ottenere cospicue risorse da queste attività.