Sono il presidente di un’associazione di promozione sociale iscritta. I soci sono disposti a pagarmi purché io prosegua l’attività di conduzione operativa dell’ente, al di là quindi dei miei obblighi da rappresentante legale. Posso essere pagato?
Sì può essere pagato. Faccia attenzione, però, che esistono tre limiti; i primi due sono di natura quantitativa e la rimandiamo all’articolo 8, c 3, lett a) et b) del Codice, dove si dice
- lett a) non possono essere riconosciuti agli amministratori compensi individuali non proporzionati all’attività svolta, alle responsabilità assunte e alle specifiche competenze o comunque superiori a quelli previsti in enti che operano nei medesimi o analoghi settori e condizioni
- lett b) tanto ai dipendenti quanto ai lavoratori autonomi non può essere riconosciuto un compenso che supera del 40% quello previsto per la medesima qualifica dal contratto collettivo nazionale.
Il terzo limite è il riferimento nell’articolo 27 del Codice del terzo settore all’articolo 2475-ter del codice civile, che regola il conflitto d’interesse degli amministratori.