Il Social bonus consente agli Enti del Terzo settore di trovare un nuovo canale di finanziamento per la copertura dei costi sostenuti per il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata assegnati a questi enti per lo svolgimento delle loro attività di interesse generale non commerciali.
In cosa consiste il Social bonus
Il Social bonus consiste nelle erogazioni liberali che persone fisiche, enti e aziende possono versare in modalità tracciabile agli ETS con vincolo di utilizzo al recupero dei beni di cui sopra; dette erogazioni liberali – e quindi i donatori – godono di sostanziosi risparmi fiscali.
Quali sono i benefici del Social bonus
Quando verrà emanato un decreto interministeriale sulle modalità di attuazione e quando verrà predisposto un apposito portale gestito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, gli enti del Terzo settore potranno far beneficiare i propri donatori dei seguenti risparmi d’imposta:
- persone fisiche: credito d’imposta del 65% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile
- enti: credito d’imposta del 50% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile
- aziende: credito d’imposta del 50% per donazioni pari o inferiori al 5 per mille dei ricavi annui
Il credito d’imposta è diviso in tre quote annuali uguali.
Donatore | Limite delle erogazioni che possono ottenere il credito d’imposta | Percentuale di credito d’imposta |
---|---|---|
Persone fisiche | 15% del reddito imponibile | 65% delle erogazioni in denaro |
Enti non commerciali | 15% del reddito imponibile | 50% delle erogazioni in denaro |
Aziende | 5 per mille ricavi annui | 50% delle erogazioni in denaro |
Cosa devono fare gli enti del Terzo settore beneficiari
Ogni tre mesi, gli enti del Terzo settore beneficiari delle donazioni vincolate ai beni oggetto del Social bonus comunicano al Ministero del lavoro e delle politiche sociali l’ammontare delle somme ricevute.
Nel portale gestito del Ministero e nel proprio sito, gli enti del Terzo settore ogni tre mesi dovranno riportare sia l’ammontare delle somme che la destinazione e l’utilizzo delle stesse.