Dalla crisi un’opportunità: fondazioni ed enti filantropici diventino sempre più partner delle organizzazioni che supportano

Carola Carazzone
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Carola Carazzone
INTERVISTA A

Con la crisi sono emerse le fragilità delle organizzazioni del Terzo Settore. Per rafforzarle, fondazioni e enti filantropici devono collaborare con gli enti che supportano in modo nuovo e innovativo.

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Il 2020 ha portato con sé fratture profonde nella nostra società. La pandemia, che ha scosso l’intero pianeta, ci ha mostrato come i problemi e le sfide di oggi abbiano una portata globale e siano fortemente interconnessi. Inoltre, ha inasprito le forti diseguaglianze esistenti, facendole emergere prepotentemente. Le conseguenze sociali, economiche, culturali, ambientali, oltre che quelle sanitarie, sono durissime e ancora difficili da decifrare appieno.

Fondazioni ed enti filantropici fin da subito si sono mossi per fare la loro parte. I dati, che insieme a Italia non profit e gli altri partner abbiamo raccolto nel portale Filantropia a sistema, ci dicono che 785 milioni di euro sono diventati disponibili grazie a fondazioni, enti filantropici e aziende. Ma ci raccontano anche di organizzazioni del Terzo Settore, pezzo fondamentale del tessuto sociale del nostro Paese, in prima linea per aiutare i più vulnerabili durante questa crisi, in profonda sofferenza. Questi enti fin da subito hanno avuto grandi difficoltà a riorganizzare il proprio lavoro, portare avanti le proprie attività e reperire risorse finanziarie. Due i falsi miti del Terzo Settore che hanno contribuito negli anni a far diventare queste organizzazioni sempre più deboli: la necessità di ridurre all’osso i costi di struttura come unico criterio di efficienza delle organizzazioni e il lavorare solo per progetti predefiniti e di breve termine. E la pandemia ce lo ha dimostrato! Non avendo avuto la possibilità di accantonare, risparmiare, patrimonializzare, di assicurarsi risorse umane adeguate e con competenze sempre in evoluzione, gli enti sono stati travolti da questa crisi.

In un contesto così complesso, fondazioni ed enti filantropici, grazie alla loro autonomia e flessibilità con cui dispongono delle proprie risorse private (finanziarie ma non solo), possono fare la differenza. Come? Collaborando con gli enti che supportano in modo nuovo e innovativo, promuovendo un dialogo aperto e informato, preparandosi a sostenere non solo i progetti che portano avanti ma la loro crescita strutturale, muovendosi verso finanziamenti dedicati alle organizzazioni (core support) e modalità di rendicontazione meno onerose. Questo significa passare da una logica ente erogatore-beneficiario a un partenariato tra pari, basato sulla fiducia e su obiettivi di cambiamento sociale di lungo periodo condivisi da entrambi.

I primi passi in questo senso sono stati già mossi: come Assifero, nel nostro ruolo di osservatorio, abbiamo rilevato che molte fondazioni ed enti filantropici italiani, dallo scoppio di questa crisi, hanno accelerato i loro processi interni di approvazione e assegnazione dei fondi, alleggerito gli oneri di rendicontazione per le organizzazioni e, alcune di loro, hanno predisposto bandi per il futuro dedicati specificatamente al rafforzamento strutturale degli enti con cui collaborano. Inoltre, oltre 40 fondazioni ed enti filantropici italiani hanno firmato l’appello europeo lanciato da DAFNE (Donors and Foundations Networks in Europe) e EFC (European Foundation Centre), frutto dell’iniziativa che come Assifero abbiamo lanciato a livello nazionale a marzo 2020, una dichiarazione d’impegno per modalità di supporto e finanziamento flessibili e un dialogo aperto e informato con le organizzazioni del Terzo Settore che sostengono.

La crisi che stiamo vivendo può essere vissuta come un’opportunità e divenire rigenerativa: si stanno ponendo le basi per quello che speriamo essere un cambiamento culturale radicale permanente in grado di liberare il potenziale del Terzo Settore e affermare il suo ruolo centrale nel prendersi cura dei più vulnerabili e nello sviluppo sostenibile della nostra società.

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Carola Carazzone
Segretario Generale di Assifero, l’associazione italiana delle fondazioni ed enti filantropici.
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