La parte fiscale della Riforma è davvero innovativa in quanto reca maggiori agevolazioni e semplificazioni e pertanto è centrale nell’attenzione delle organizzazioni. In essa troviamo i seguenti temi:
- nuovo modo di considerare la commercialità di settori di attività dell’ente
- nuovo modo di considerare la commercialità dell’ente
- nuovi regime di calcolo forfettario dell’IRES per ODV e APS e semplificazioni lato IVA
- nuovo regime di calcolo forfettario dell’IRES per gli ETS
- regime fiscale per determinate attività di APS e ODV
Per far sì che tutto ciò sia effettivamente operativo, si devono realizzare due condizioni:
- La prima, è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale relativo al funzionamento del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
- La seconda consiste nell’autorizzazione della Commissione Europea di alcune parti relative ai regimi fiscali di favore delle attività commerciali degli enti del terzo settore di natura non commerciale.
Solo il verificarsi di entrambe condizioni farà partire, dal 1° gennaio successivo, a pieno regime il Codice del terzo settore anche per la parte fiscale.
Altre agevolazioni, come ad esempio il Social Bonus, che aspettano un decreto ministeriale per partire, possono partire senza che si verifichino le due precedenti condizioni.
Riferimenti di legge
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