Riforma in Movimento: intervista ad Andrea Romiti

Andrea Romiti
INTERVISTA A
Andrea Romiti
Segretario Nazionale di ANBIMA APS

All’interno del progetto di ricerca Riforma in Movimento si vuole andare a creare un dialogo con le istituzioni per accompagnare la Riforma del Terzo Settore nella sua crescita il più possibile positiva e adeguata. Il Dott. Andrea Romiti, Segretario Nazionale di ANBIMA APS, condivide con noi l’esperienza della sua associazione.

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Qual è, a suo avviso, l’elemento più innovativo/promettente della nuova legislazione sul Terzo Settore (Codice del Terzo Settore, Impresa Sociale, 5×1000, Servizio Civile Universale)?

La riforma del Terzo Settore rappresenta la risposta adeguata alla necessità di conformare e normare il mondo associativo superando l’eterogeneità legislativa fino ad ora in essere. L’introduzione di una filosofia associativa aperta e di una maggiore responsabilizzazione sociale nell’azione e nella rivisitazione in chiave fortemente collaborativa e propositiva nei rapporti con gli enti pubblici riguardo la risposta alle sollecitazioni della società rappresentano importanti e fondamentali opportunità di sviluppo e crescita per il Terzo Settore.

 

Qual è, a suo avviso, l’elemento che più la preoccupa riguardo la nuova legislazione sul Terzo Settore?

Come per tutte le riforme sarà necessario provvedere a integrare quanto descritto nel Codice del Terzo Settore a tutela di minoranze e particolarità del mondo associativo che possono trovare difficoltà in questo momento nel rapportarsi con la normativa presentata. Altro punto di perplessità, determinato più dall’attesa che da una vera e propria preoccupazione, è rappresentato dal ritardo nella presentazione e approvazione di alcuni decreti attuativi della norma e la difficoltà incontrata nell’interpretazione delle nuove norme fiscali e nell’adeguarle alle caratteristiche di associazioni con attività particolari come le Bande Musicali rappresentate da ANBIMA APS.

 

Sostenibilità, trasparenza e democraticità sono gli assi principali su cui si è mossa la Riforma, crede che siano stati ben strutturati e articolati all’interno di essa? Tra questi, quali pensa debba essere maggiormente promosso tra gli enti del Terzo Settore?

La sostenibilità rappresenta il cardine della Riforma e specialmente in questo periodo di emergenza sociale e crisi diffusa è necessario incentivare tale attività con adeguati e maggiori provvedimenti rivolti al Terzo Settore. La democraticità e la trasparenza, in precedenza non sempre perfettamente presenti in tutte le associazioni, permetteranno di far crescere la fiducia verso gli ETS e far conoscere e pubblicizzare le azioni svolte da tutti gli ETS a tutti i cittadini permettendo loro di avere cognizione della vera importanza del Terzo Settore nella sua interezza.

 

Qual è stato il ruolo della sua rete/ente nell’informare e comunicare agli associati le principali novità, opportunità ed adempimenti della riforma del Terzo settore?

ANBIMA APS si è adoperata fin dal primo momento della presentazione della Riforma del Terzo Settore a sensibilizzare sull’argomento le oltre 1500 associazioni aderenti alla propria rete. Sono stati realizzati oltre 100 incontri con rappresentanti e dirigenti delle nostre associazioni dei quali 58 in presenza su tutto il territorio italiano per fornire delucidazioni, guidare nella comprensione della riforma, analizzare e discutere delle opportunità offerte dalla stessa e guidare le singole associazioni nel percorso di trasformazione in ETS. Tale percorso, strutturato a più livelli, continua attualmente tramite webinar settimanali che richiamano moltissimi rappresentanti di associazioni, anche non iscritti dalla rete ANBIMA.

 

Quanto è stato impegnativo seguire l’evoluzione della Riforma del Terzo Settore?

L’impegno è stato molto importante e ANBIMA APS ha destinato molte risorse a questa attività. Sono state attivate sezioni interne e periferiche incaricate di seguire le singole associazioni nella valutazione della riforma, nella corretta applicabilità ai propri scopi sociali, nella trasformazione associativa e nell’adeguamento statutario. Attualmente è in fieri una task force destinata alla interpretazione e analisi dell’applicabilità degli art. 55 e 56 del CTS alle attività delle nostre associazioni e all’introduzione alla gestione, alla stesura delle rendicontazioni e alla futura applicazione dei nuovi regimi fiscali. 

 

L’avvio della riforma è stata l’occasione per un ripensamento della missione oltre che di un adeguamento della struttura giuridico e organizzativa della sua associazione?

Ovviamente la riforma del Terzo settore ha portato ANBIMA a rivedere in maniera importante la propria struttura organizzativa associativa e a cambiare la propria struttura giuridica rispettando in questa trasformazione la propria missione originaria ma integrandola con suggerimenti dettati dalle nuove esigenze della società moderna.

 

Ritiene che gli art.55 e 56 del CTS , nonché la recente sentenza n.131/2020 della Corte costituzionale possano aprire per la sua organizzazione nuove opportunità di dialogo istituzionale nonché l’avvio degli strumenti di co-programmazione e co-progettazione con la Pubblica Amministrazione?

Considerando la peculiarità dell’azione realizzata dalle Bande Musicali sul territorio, caratterizzata da una formazione a tutto campo (formazione di base e avviamento alla studio e alla pratica strumentale, formazione continua dei musicisti, formazione del pubblico e sensibilizzazione alla musica bandistica tradizionale e moderna) gli articoli 55 e 56 del CTS permetteranno a tutte le Bande Musicali italiane di rapportarsi con la PA in maniera adeguata grazie agli strumenti della co-programmazione e co-progettazioni che rappresenteranno opportunità fondamentali per il raggiungimento degli scopi sociali delle nostre associazioni.

 

Le regole e gli adempimenti previsti per l’iscrizione al RUNTS saranno secondo lei uno sprone al miglioramento gestionale degli enti ed alla trasparenza verso le istituzioni ed i cittadini?

Le regole e gli adempimenti previsti sia per l’iscrizione al RUNTS che per il mantenimento dello status di ETS rappresentano correttamente un passo importante per uniformare il comportamento delle associazioni e rendere gli enti trasparenti sia all’interno dell’associazione stessa che verso la società tutta e le istituzioni. Tale condizione sicuramente renderà gli ETS detentori di maggiore fiducia e pubblicità presso tutta la società e maggiormente attenzionati anche dall’intera cittadinanza italiana.

 

La ministra Catalfo ha recentemente annunciato la prossima approvazione del Regolamento delle “attività diverse”. Pensa che questa innovazione, contenuta nell’art. 6 del CTS, possa facilitare lo sviluppo di “attività diverse” nella sua organizzazione, come leva per finanziare le attività di interesse generale?

L’approvazione del Regolamento delle “attività diverse” rappresenta un passo fondamentale per il nostro settore permettendo una razionalizzazione normativa e una definitiva comprensione sia giuridica che gestionale della collocazione delle varie attività tipiche delle nostre associazioni. Tale definizione permetterà alle nostre associazioni in Rete di operare in maniera adeguata e mirata per reperire le risorse fondamentali per finanziare le proprie attività di interesse generale.

 

La riforma ha previsto la nascita delle “reti associative”. Come valuta questa innovazione? E in che modo le reti associative potranno assolvere ai nuovi compiti a loro attribuiti?

ANBIMA APS ha accolto favorevolmente, fin dal primo momento, questa innovazione recependo il valore e la necessità di strutturare il significato di “rete associativa” tante volte in precedenza introdotto ma mai normato. I compiti della rete, saranno assolti, per lo meno nel nostro caso, attivando servizi di assistenza, guida, collaborazione, informazione e progettazione molto capillari esercitate per il tramite dei nostri hub territoriali e tramite la struttura centrale che avrà la funzione di collettore di suggerimenti e proposte e di coordinamento di azione. 

 

Reputa opportuni e necessari un monitoraggio e una valutazione continuativi dello stato di attuazione della riforma del terzo settore?

Fase importante e fondamentale per un corretto sviluppo, un’adeguata analisi e un perfetto setup della Riforma del Terzo Settore sarà rappresentata da un monitoraggio attento e una valutazione dello stato di attuazione della stessa sia da parte delle singole Reti che tramite associazioni che perseguono queste finalità quali Terzjus.

 

Conosce Terzjus? Come ha avuto modo di conoscere la sua attività? 

Fin dalla nascita di Terzjus abbiamo subito apprezzato l’importante azione e non appena è stato possibile ANBIMA ha chiesto di diventare socio di questo Ente che rappresenta un fondamentale tassello per il presente e futuro del Terzo Settore.

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