Qual è, a suo avviso, l’elemento più innovativo/promettente della nuova legislazione sul Terzo Settore (Codice del Terzo Settore, Impresa Sociale, 5×1000, Servizio Civile Universale)?
L’elemento più innovativo e promettente per le organizzazioni di secondo livello -come FOCSIV- è certamente l’aver identificato (art. 41) le reti associative come soggetti specifici, esplicitamente titolari di attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione o supporto degli enti del Terzo settore loro associati e delle loro attività di interesse generale. La raccolta -nell’unico concetto di ETS- di tutti gli enti che perseguono, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale è certamente positiva perché obbliga ciascuna associazione a definirsi sul piano sul piano del “fare” e non su quello -più astratto- della sua forma giuridica, tuttavia le tra le possibili “Attività di interesse generale” (art.5) non compaiono quelle proprie delle organizzazioni di secondo livello, che -opportunamente vengono definite e normate separatamente nell’art.41.
Qual è l’elemento che più la preoccupa riguardo la nuova legislazione sul Terzo Settore?
Uno degli elementi che suscita maggiore preoccupazione è lo slittamento dei tempi nell’avvio del Registro Unico, aggravato dai ritardi di aggiornamento dei registri regionali delle OdV o APS e dalla incertezza sulle modalità e tempi del meccanismo di trasmigrazione (Art.54) dei registri esistenti (in particolare il problema potrebbe riguardare alcune ONG idonee per il MAECI ai sensi della L.125/2014 per le quali inizialmente era prevista la trasmigrazione “automatica”). Al di là dei tecnicismi, il timore è che per vizi di forma -spesso neppure imputabili ai soggetti associativi- possano essere negate o ritardate le iscrizioni al RUNTS, con la conseguente perdita dei vantaggi connessi (detraibilità dei contributi, ecc.).
Sostenibilità, trasparenza e democraticità sono gli assi principali su cui si è mossa la Riforma, crede che siano stati ben strutturati e articolati all’interno di essa? Tra questi, quali pensa debba essere maggiormente promosso tra gli enti del Terzo Settore?
Gli assi costituiti dalla sostenibilità, dalla trasparenza e dalla democraticità sono stati sufficientemente strutturati all’interno della Riforma. Tra questi può essere maggiormente promosso l’asse della sostenibilità, incrementando le misure che favoriscono il reperimento di risorse come, ad esempio, le detrazioni e deduzioni sui contributi liberali.
Qual è stato il ruolo della sua rete/ente nell’informare e comunicare agli associati le principali novità, opportunità ed adempimenti della riforma del Terzo settore?
FOCSIV ha svolto un importante ruolo informativo, formativo e di assistenza verso i propri associati utilizzando note informative periodiche, aggiornando i soci sugli sviluppi dell’iter normativo e sulle scadenze previste, realizzando direttamente o segnalando eventi di formazione (webinar sul Bilancio Sociale e sui nuovi principi contabili, meeting aperti su specifiche problematiche organizzative, ecc.), offrendo consulenza gratuita “personalizzata” sull’adeguamento degli Statuti dei soci alle disposizione del D.Lgs.117.
Quanto è stato impegnativo seguire l’evoluzione della Riforma del Terzo Settore?
Per FOCSIV è stato notevolmente impegnativo seguire l’evoluzione applicativa della Riforma del Terzo Settore sia sul versante del reperimento di informazioni attendibili e tempestive (malgrado il prezioso ruolo svolto dal Forum del Terzo Settore), sia sul versante di fornire informazioni ai propri soci in forma comprensibile a tutti (anche a soggetti di ridotte dimensioni non sempre abituati ad accogliere e fare proprie in tempi brevi indicazioni di tipo giuridico/normativo.)
L’avvio della riforma è stata l’occasione per un ripensamento della missione oltre che di un adeguamento della struttura giuridico e organizzativa della sua associazione?
Per FOCSIV l’avvio della Riforma è un’occasione di ripensamento della propria mission nei confronti dei propri soci soprattutto sul piano dei servizi di cui si trovano ad aver bisogno: è necessario ripensare questi servizi in modo trasversale, ottimizzandone i costi e centralizzandone la fruizione. Il diverso profilo amministrativo e la tipologia degli adempimenti previsti dalla Riforma suggeriscono a FOCSIV una riorganizzazione che sia in grado di offrire ai soci anche opportunità di rappresentanza nei confronti degli uffici preposti.
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