Riforma in Movimento: intervista a Placido Putzolu

Placido Putzolu
INTERVISTA A
Placido Putzolu
Presidente di Fimiv

All’interno del progetto di ricerca Riforma in Movimento si vuole andare a creare un dialogo con le istituzioni per accompagnare la Riforma del Terzo Settore nella sua crescita il più possibile positiva e adeguata. Il Dott. Placido Putzolu, presidente di Fimiv, condivide con noi l’esperienza della sua associazione.

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Qual è, a suo avviso, l’elemento più innovativo/promettente della nuova legislazione sul Terzo Settore (Codice del Terzo Settore, Impresa Sociale, 5×1000, Servizio Civile Universale)?

Innanzitutto il Codice del Terzo Settore, che prevede l’inserimento delle Società di mutuo soccorso disciplinate dalla legge speciale 3818/1886 aggiornata nel 2012 tra gli ETS nell’apposita sezione f del RUNTS e stabilisce, come regola generale, l’applicazione delle disposizioni in esso contenute, ove non derogate ed in quanto compatibili, anche agli ETS che hanno una disciplina propria. Questo passaggio è molto importante perché, fino all’entrata in vigore del CTS le materie non direttamente regolate dalla Legge speciale 3818/1886 sono state “compensate”, secondo criteri di interpretazione analogica, dalla legislazione cooperativistica. Attraverso il CTS è ora possibile, invece, individuare le fonti normative di riferimento per le Società di mutuo soccorso in maniera più chiara e certa. Inoltre, il CTS dedica alle Società di mutuo soccorso specificatamente gli articoli 42, 43 e 44 (Capo VI del Titolo V) che risolvono, nella sostanza e nella forma, alcune questioni di particolare interesse per la mutualità in un contesto normativo proprio e coerente. Anche il Decreto 15 settembre 2020 n. 106 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali pubblicato in G.U. n. 261 del 21 ottobre 2020, attuativo del Registro unico nazionale del Terzo Settore (Decreto RUNTS), contribuisce alla definizione di un quadro giuridico più organico per le Società di mutuo soccorso, andando a colmare diverse lacune normative del settore. 

 

Qual è l’elemento che più la preoccupa riguardo la nuova legislazione sul Terzo Settore?

La numerosità dei decreti attuativi e la lentezza nella produzione normativa. Si veda  in proposito l’avvio operativo del RUNTS e, più direttamente collegato al mutuo soccorso, il tema della vigilanza, per la quale noi auspichiamo un coordinamento tra Ministero del lavoro e Ministero dello sviluppo economico al quale sono sottoposte le Società di mutuo soccorso che superano i requisiti “soglia” di cui all’art. 44, co. 2 del CTS.

Sostenibilità, trasparenza e democraticità sono gli assi principali su cui si è mossa la Riforma, crede che siano stati ben strutturati e articolati all’interno di essa? Tra questi, quali pensa debba essere maggiormente promosso tra gli enti del Terzo Settore?

La sostenibilità con particolare riferimento agli artt. 7, 70 e 79 del CTS. Occorre promuovere tra gli ETS la consapevolezza e la competenza rispetto all’opportunità di organizzare attività e iniziative (celebrazioni, ricorrenze, campagne di sensibilizzazione …) volte alla raccolta fondi, anche attraverso la cessione o erogazione di beni di modico valore o di servizi in conformità alle linee guida che il Ministero adotterà con apposito decreto, e alla possibilità di somministrare alimenti e bevande in occasione di particolari eventi o manifestazioni. 

 

Qual è stato il ruolo della sua rete/ente nell’informare e comunicare agli associati le principali novità, opportunità ed adempimenti della Riforma del Terzo Settore?

La Fimiv ha predisposto un Vademecum del CTS allo scopo di fornire un concreto supporto alle Società di mutuo soccorso per l’acquisizione della qualifica di Ente del Terzo Settore (ETS) ai sensi del D.Lgs. 117/2017-CTS. Più recentemente abbiamo integrato il Vademecum con le previsioni riguardanti le Società di mutuo soccorso e presenti nel Decreto RUNTS. Con altrettanta puntualità abbiamo provveduto e trasmettere alle nostre associate le indicazioni rispetto alla redazione del bilancio di esercizio e del bilancio sociale, in coerenza con le linee guida approvate dal Ministero e condivise dal Consiglio Nazionale del Terzo Settore. Inoltre, monitoriamo la pubblicazione delle circolari esplicative emanate dalla DG del Ministero del lavoro per informare tempestivamente le associate sulle questioni di interesse.

 

Quanto è stato impegnativo seguire l’evoluzione della Riforma del Terzo Settore?

È stata piuttosto impegnativa l’interlocuzione con la DG del Ministero del lavoro per il recepimento nel Decreto RUNTS delle specificità del nostro settore nella parte relativa all’iscrizione nel medesimo Registro delle Società di mutuo soccorso. Infatti, le Società di mutuo soccorso presentano due fattispecie di provenienza: Società di mutuo soccorso (mutue sanitarie) iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio, sezione imprese sociali (vigilate dal Ministero dello sviluppo economico), e Società di mutuo soccorso storiche e territoriali, esonerate dalla suddetta iscrizione in quanto presentano una raccolta contributiva annua non superiore a 50 mila euro e non gestiscono fondi sanitari ai sensi dell’art. 44, co. 2 del CTS.

 

L’avvio della Riforma è stata l’occasione per un ripensamento della missione oltre che di un adeguamento della struttura giuridica e organizzativa della sua associazione?

L’avvio della Riforma è stata l’occasione non tanto per un ripensamento della missione associativa, quanto per un adeguamento organizzativo della Federazione. Infatti abbiamo tenuto conto della connotazione dualistica intervenuta nel nostro corpo associato tra le due fattispecie di cui al punto precedente ovvero società più orientate all’assistenza di prossimità e alle attività culturali, con entrate contributive annue inferiori ai 50 mila euro, e società a marcata e prevalente vocazione di sussidiarietà socio-sanitaria con ricavi superiori a tale soglia. Inoltre, la Fimiv dovrà adeguare la sua strumentazione per sostenere e sviluppare la missione e l’organizzazione in coerenza con il riconoscimento di Rete associativa con iscrizione nell’apposita sezione del RUNTS.

 

Ritiene che gli art.55 e 56 del CTS, nonché la recente sentenza n.131/2020 della Corte costituzionale possano aprire per la sua organizzazione nuove opportunità di dialogo istituzionale nonché l’avvio degli strumenti di co-programmazione e co-progettazione con la Pubblica Amministrazione?

Sì, con particolare riguardo alle Società di mutuo soccorso di minori dimensioni ma radicate nel territorio e vicine ai bisogni delle persone.

 

Le regole e gli adempimenti previsti per l’iscrizione al RUNTS saranno secondo lei uno sprone al miglioramento gestionale degli enti ed alla trasparenza verso le istituzioni ed i cittadini?

Sicuramente saranno uno sprone per il miglioramento gestionale e potranno determinare un allineamento nelle prassi e nella redazione dei bilanci.

 

La ministra Catalfo ha recentemente annunciato la prossima approvazione del Regolamento delle “attività diverse”. Pensa che questa innovazione, contenuta nell’art. 6 del CTS, possa facilitare lo sviluppo di “attività diverse” nella sua organizzazione, come leva per finanziare le attività di interesse generale?

Più che lo sviluppo, auspichiamo che la messa a regime delle attività diverse possa incontrare le esigenze delle molte Società di mutuo soccorso storiche che hanno bisogno di mettere a reddito i patrimoni immobiliari intergenerazionali di cui sono in possesso.

 

Reputa opportuni e necessari un monitoraggio e una valutazione continuativi dello stato di attuazione della riforma del Terzo Settore?

Sì, infatti lo sta facendo il Forum del Terzo Settore, alla quale Fimiv aderisce fin dalla sua costituzione.

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