Il Codice del Terzo Settore consente agli ETS di ottenere numerose agevolazioni. Al tempo stesso il Codice impone agli ETS di adempiere ad una serie di obblighi non sempre di facile e immediata attuazione.
Ogni organizzazione può quindi scegliere o meno se diventare Ente di Terzo Settore (ETS) e quindi iscriversi al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS). Nel caso intenda non iscriversi, è importante che l’organizzazione abbia presente le conseguenze del mancato riconoscimento e della mancata iscrizione. Le conseguenze sono differenti a seconda della tipologia di organizzazione:
- Conseguenze per le Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Onlus (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale).
Se un ente è già ODV, APS o ONLUS e quindi è già iscritto al rispettivo registro o anagrafe ha il suo naturale “destino” nel confluire nel RUNTS, diventando pertanto ETS.
Nel caso non intendesse o non riuscisse ad iscriversi al RUNTS – nel secondo caso non superando l’esame dei requisiti statutari – si troverebbe nella non invidiabile posizione di doversi spogliare di quella parte del patrimonio accumulato a partire dall’acquisizione della qualifica di ODV, APS o ONLUS. - Conseguenze per chi non è OdV, Aps o Onlus.
Se, invece, un ente che non ha nessuna delle sopracitate qualifiche, non intendesse o non riuscisse ad iscriversi al RUNTS non potrebbe ottenere i vantaggi, davvero considerevoli, che la Riforma riconosce agli Enti di Terzo Settore senza per questo rischiare la perdita del patrimonio.
Riferimenti di legge
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