Che cos'è un'asta solidale
Le aste solidali sono aste con incanto il cui ricavato è destinato ad un ente non profit. Si tratta di uno strumento che, se ben gestito, consente la raccolta di somme significative in breve tempo. Elementi essenziali per il successo di un’asta solidale sono:
- la causa;
- la comunicazione dell’evento;
- la battitura di oggetti di richiamo, come ad esempio cimeli autografati da personaggi famosi;
- viaggi o altre esperienze particolari;
- il coinvolgimento di personalità conosciute;
- una buona lista di potenziali donatori interessati a ciò che viene messo in asta.
Vi possono anche essere aste online gestite tramite apposite piattaforme in cui l’ente può battere cimeli ed esperienze raggiungendo un pubblico pressoché illimitato.
Le aste sono complesse da organizzare, ma ci sono agenzie specializzate che possono curare ogni aspetto dell’evento. È però importante che l’ente attivi i propri rapporti, contattando eventuali sostenitori VIP ed imprese, per trovare oggetti, servizi, esperienze da mettere all’asta.
Cose che devi assolutamente sapere prima di fare un’asta solidale
Per realizzare un’asta solidale è fondamentale avere oggetti o esperienze che possano essere di grande valore per certi target di potenziali donatori. Definire con accuratezza quali potrebbero essere i target interessati a partecipare all’asta è l’altro passaggio da dedicare a questo strumento prima di passare agli aspetti più organizzativi ed amministrativi dell’asta.
L’asta può essere fatta durante un evento oppure può essere effettuata online, grazie a piattaforme dedicate.
Scegliere la casa d’asta, il battitore d’aste o la piattaforma giusta è un prerequisito essenziale per organizzare un’asta di successo. Il primo passo è quindi visionare le differenti possibilità e piattaforme disponibili annotandone le caratteristiche, i pregi e i difetti. È altresì utile osservare quali organizzazioni le hanno già scelte e quali prodotti, beni, servizi, esperienze, vi abbiano caricato.
Definire molto bene il catalogo degli oggetti o delle esperienze che saranno messe in asta, è un’altra variabile fondamentale per organizzare una campagna di successo. Bisogna tenere a mente cose come il prezzo base d’asta di ogni lotto battuto, il valore minimo dei rilanci e il tempo di aggiudicazione nel caso di asta live (generalmente da uno a tre minuti dall’ultima offerta) o la scadenza nel caso di aste online. Per tutti questi aspetti la consulenza di un battitore d’aste o del gestore di una piattaforma può essere davvero utile sia per determinare il valore dei lotti sia per decidere le modalità di aggiudicazione.
Dopo aver raccolto questi elementi e verificato le condizioni di utilizzo (commissioni, costi, gestione dati partecipanti, ecc.) si può identificare la piattaforma con le caratteristiche più corrispondenti ai bisogni dell’organizzazione. Ovviamente non si deve tralasciare di valutare il pacchetto di servizi proposto e il conseguente rapporto qualità prezzo.
Vantaggi delle aste solidali per un ente non profit
Il meccanismo dell’asta si basa sul desiderio del compratore di avere quell’oggetto o di fare quella esperienza. Il meccanismo è molto “competitivo”, soprattutto per collezionisti e appassionati. Quindi un’asta, online o live, può essere un buon modo per raccogliere fondi, tanto più se ha in aggiunta anche un valore solidale.
Un secondo motivo riguarda sicuramente l’acquisizione di relazione con target diversi da quelli che solitamente sono interessati. Le aste hanno un pubblico fatto di collezionisti, appassionati, cultori. È inoltre un buon modo per “trasformare” donazioni di beni di valore, cimeli autografati, esperienze di interesse o prestigio, in denaro da impiegare nei progetti: l’asta è lo strumento migliore per valorizzarle. Se i prodotti o le esperienze sono attrattivi, la casa d’aste o la piattaforma è quella giusta e la comunicazione adeguata funziona, l’ente avrà fatto una campagna di successo.
5 consigli essenziali per realizzare un’asta solidale
- Avere oggetti o esperienze pezzi di valore per nicchie di target;
- Avere un buon contesto – evento nel caso di asta live – oppure scegliere la piattaforma online adatta alle proprie esigenze;
- Avere un battitore esperto e una lista di potenziali compratori/donatori da coinvolgere. Non affidarsi al caso, nemmeno se si è online!
- Se si sceglie di fare un’asta online bisogna essere ben consapevoli dei meccanismi di rilancio che guidano l’asta;
- Fare in modo che l’organizzazione riesca a raccogliere i contatti di chi fa le offerte per capitalizzare in futuro su queste relazioni.
Potrebbe accadere che...
- si sono sottovalutati alcuni aspetti organizzativi, e quindi non partecipino abbastanza persone all’asta. Non scoraggiamoci! Ripartiamo dall’analisi e dalla programmazione dello strumento.
- gli oggetti rischino di essere aggiudicati ad un valore inferiore del previsto. Ritirateli dall’asta o fate voi un’offerta, meglio non venderli che svenderli!
- non si raggiunga l’obiettivo di raccolta fondi desiderato. In questo caso si può pensare di continuare nella raccolta fondi con altri strumenti, magari coinvolgendo aziende, o attraverso un mailing ad hoc.