Volontari per il fundraising

I volontari per il fundraising sono persone che mettono a disposizione tempo, competenze e relazioni per supportare le attività di raccolta fondi dell’ente. Scopri tutto quello che c’è di utile da sapere sui volontari per il fundraising e perché la tua organizzazione non profit dovrebbe adottare questo tipo di risorse.

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Che cosa si intende con volontario per la raccolta fondi

I volontari per il fundraising sono quelle persone che donano il loro tempo, le loro competenze, idee e relazioni a favore delle attività di raccolta fondi dell’organizzazione. Soprattutto nelle situazioni di start up del fundraising i volontari per le attività di raccolta fondi sono i primi donatori da cercare. Il fundraiser ha un ruolo specifico, professionale, tecnico che garantisce competenze, metodo e continuità, ma non può e non deve essere lasciato solo. Creare intorno al fundraiser un gruppo di persone che a diversi titoli e con diverse misure supportano l’attività di raccolta fondi è fondamentale, contribuiscono a dare gambe alle attività e ampliare la raccolta fondi[1]. Troppo spesso i fundraiser – operatori retribuiti e volontari – vengono intesi come interscambiabili. In realtà hanno ruoli, caratteristiche e obiettivi diversi. Sbaglia chi tratta i volontari come dipendenti non retribuiti. I volontari sono donatori di tempo e per questo l’approccio nei loro confronti dovrebbe essere coerente: non di estrazione ma di creazione di valore. Collaborare insieme ai volontari per raggiungere l’obiettivo comune è sicuramente l’approccio più proficuo, per tutti. I volontari dovrebbero essere messi nelle condizioni di portare valore aggiunto all’attività per questo è importante individuare le attività e cercare le persone che potrebbero essere più adatte per realizzarle.

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Tipologie di volontari per la raccolta fondi

Spesso i volontari non si cercano proattivamente, si accolgono le candidature spontanee che arrivano e vengono coinvolti nelle attività dedicate ai beneficiari e ai servizi. Raramente si coinvolgono i volontari nelle attività di raccolta fondi, più frequentemente li si coinvolge nella realizzazioni di eventi. Questo può essere dovuto a diversi ragioni, come per esempio la mancanza di un programma di fundraising ampio oppure la mancanza di consapevolezza che fare fundraising può essere divertente e apprezzato dai donatori di tempo. I volontari della raccolta fondi possono essere di varie tipologie:

  • possono essere già presenti all’interno dell’ente, ma non essere mai stati invitati a partecipare a queste attività. Ad esempio: il consiglio direttivo è sempre composto da volontari e dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio, donando alla propria organizzazione. Anche collaboratori o volontari già presenti su altri servizi potrebbero essere opportunamente coinvolti sulle attività di raccolta fondi;
  • possono essere all’esterno dell’organizzazione non profit e quindi dovrebbero essere cercati con campagne di comunicazione ad hoc in relazione all’attività di raccolta fondi che pensate di voler proporre;
  • esistono diverse tipologie di volontari per il fundraising, che si differenziano per lo strumento di raccolta fondi che avete in programma di usare. Per esempio: eventi per il fundraising, colloquio uno a uno, personal fundraising, telemarketing oppure crowdfunding.

Cose che devi assolutamente sapere sui volontari per il fundraising

I volontari non piovono dal cielo. Per favorire una relazione di successo è bene cercare le persone partendo dall’identificare per quale attività potrebbe essere più indicate. A maggior ragione se si tratta di attività di fundraising. Per questo è importante avere un programma della raccolta fondi, un obiettivo e dotarsi di un piano di attività per raggiungerlo, perché vi permette di coinvolgere con maggiore facilità altre persone. 

Fare le cose con i volontari non significa che tutto è gratis. Certo è vero che i volontari donano tempo, ma realizzare campagne di ricerca, formazione, inserimento e fidelizzazione  degli stessi ha un costo, o meglio, richiede un investimento.

Il coinvolgimento dei volontari richiede metodo e competenze, non può essere improvvisato. Portano un grandissimo valore aggiunto alla causa e all’organizzazione, tuttavia richiedono anche un grande lavoro ed impegno. 

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Vantaggi per una non profit dell’avere volontari per il fundraising

Avere dei volontari per la raccolta fondi potrebbe essere molto vantaggioso per un ente non profit perché:

  • sono dei testimonial potenti: sono persone che hanno scelto di donare loro stessi all’ente e per questo sono molto rappresentativi e credibili. Testimoniano alla comunità la serietà e l’affidabilità che può essere riposta in voi;
  • portano uno portano sguardo critico, esterno all’organizzazione, e per questo nuovo. Allargano l’orizzonte e la visione delle organizzazioni che troppo spesso tendono a l’autoreferenzialità; 
  • allargano le cerchie relazionali: le persone conoscono persone, che conoscono altre persone, e questo contribuisce l’aumento del capitale relazionale dell’ente.

5 consigli essenziali se stai pensando di adottare dei volontari per il fundraising

  1. Cercateli, non aspettateli: le persone non sempre sanno che potrebbero essere utili per un’organizzazione non profit, quindi è importante che facciate voi il primo passo. 
  2. Investite su di loro: donate loro tempo ed energie. Le persone si donano per moltissimi motivi diversi, tuttavia queste motivazioni possono essere raggruppate in un’unica che è: stare bene, stare meglio. Donare fa stare bene, quindi investire tempo ed energie e investire con formazione sui donatori, significa contribuire al loro benessere, che è la principale ragione per cui lo fanno.
  3. Dotatevi di un programma per attivarli e tenerli con voi nel tempo: come molte altre attività anche la ricerca e fidelizzazione dei volontari ha le proprie metodologie e tecniche. Se siete alle prime armi potete sempre chiedere l’aiuto di un consulente specializzato per questo. 
  4. Divertitevi e celebrate con loro i risultati raggiunti: donare, raggiungere obiettivi di senso, sono azioni che possono essere fatte con gioia, che rendono felici chi riceve aiuto e chi lo fa. Inoltre un buon modo per restituire e mantenere attivi i volontari per la raccolta fondi nel tempo è festeggiare con loro i risultati raggiunti porta motivazione ed è sinonimo di trasparenza;
  5. Ringraziateli e fatelo in modo personalizzato: nelle motivazioni del dono di tempo ci sta proprio il sapere di essere stati utili e di aver fatto qualcosa che ha contribuito alla vita di qualcun altro. Il miglior modo per fare sapere questo ai vostri donatori è ringraziarli.

Potrebbe accadere che…

  • i volontari all’inizio facciano fatica a chiedere donazioni. Chiedere soldi non è un’attività che a tutti viene naturale. Questa situazione può essere prevenuta attraverso molta formazione, strumenti che siano efficaci, e soprattutto accompagnando i volontari in un percorso che spieghi loro il senso delle attività di raccolta fondi.
  • avete inserito un volontario in un’attività che non è particolarmente adatta alle sue attitudini e capacità. Se seguite un metodo di people raising che ricerca, seleziona e inserisce i volontari all’interno dell’ente, queste possibilità dovrebbero essere sempre più ridotte. Tuttavia può capitare ed è possibile intervenire proponendo un’attività alternativa o rimuovendo il volontario. 
  • avete investito tanto su una persona e dopo poco tempo se ne va. Innanzitutto  è bene definire quanto è “poco tempo” per voi. Inoltre se viene fatta un’opportuna campagna di ricerca volontari, e quindi le persone rispondono con consapevolezza ad un annuncio chiaro e diretto, dovrebbe essere improbabile che dopo pochissimo tempo se ne vadano.
  • quando iniziate attività di raccolta fondi i volontari intorno a voi abbiano slanci di entusiasmo duranti i quali saranno prodighi di suggerimenti e proporranno moltissime attività ed iniziative. Fate sapere e spiegate che c’è un programma di  raccolta fondi da rispettare, accogliete le idee più facilmente realizzabili ed efficaci mentre cercate di spiegare e declinare le proposte non realizzabili o che vi distanziano troppo dal piano della raccolta fondi.
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NOTE

[1] L. Lugli “Nuove frontiere del volontariato: cercare, trovare e fidelizzare i donatori di tempo” 2016 Libreriauniversitaria

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