Il decreto legislativo 111/2017 “Disciplina dell’istituto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche”, terzo pilastro della Riforma del Terzo settore, consolida l’istituto del 5×1000, un’opportunità per gli enti non profit. Il 5 per mille è stato introdotto a fine 2005 con la finanziaria 2006 poi confermato, seppur in via sperimentale, dalle successive leggi finanziarie e di bilancio dello Stato per arrivare ad essere definitivamente stabilizzato nel 2014.
La legge delega 106/2016 “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” prevede ulteriori misure di consolidamento dell’istituto che verranno poi concretizzate dal decreto legislativo 111/2017.
Queste sono:
- la categoria “volontariato e Onlus”, al momento dell’entrata in vigore del RUNTS, sarà sostituita dagli enti del Terzo settore;
- l’obbligo di rendicontazione della somma percepita è esteso a tutti gli enti a prescindere dal valore del gettito e questa deve essere pubblicata online;
- i criteri di iscrizione alle liste sono gli stessi per tutti gli ambiti.
Struttura del decreto legislativo 111/2017
Il decreto legislativo è suddiviso in 10 articoli:
- Definizioni;
- Oggetto;
- Destinazione del cinque per mille;
- Modalità di accreditamento;
- Riparto ed erogazione del contributo;
- Accelerazione delle procedure di riparto;
- Spese di pubblicità per campagne di sensibilizzazione;
- Entrata in vigore;
- Clausola di invarianza finanziaria;
- Entrata in vigore.
Riferimenti di legge
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